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Condoni edilizi

Pratiche edilizie in sanatoria

Cos’e’ un condono edilizio?

E’ una procedura tecnico-amministrativa per mezzo del quale si possono sanare, previa autodenuncia, fenomeni di abusivismo nell’ambito delle regole di costruzione, di ampliamento o di modifica di natura edile.

Solitamente, il procedimento si compie con il pagamento di una certa somma di denaro, che può variare, caso per caso, anche in relazione alla tipologia e all’entità di ciò che si intende condonare.

Quali leggi regolamentano il condono edilizio?

La sanatoria è stata introdotta dalla Legge 47/1985 (art. 13) ed è attualmente disciplinata dall’art. 36 del DPR 380/2001.

Essa ha ad oggetto illeciti edilizi meramente formali e presuppone una verifica ex post della c.d. doppia conformità, ossia della compatibilità urbanistico-edilizia dell’intervento (realizzato in assenza di permesso di costruire o in difformità da esso, ovvero in assenza di super-DIA o in difformità da questa) alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente tanto al momento della realizzazione dello stesso quanto al momento della presentazione della domanda.

Il DPR 380/2001 (art. 37) ha esteso la possibilità di regolarizzazione, al ricorrere dei medesimi presupposti, anche agli interventi sottoposti a SCIA semplice ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 22.

Chi predispone il condono edilizio?

Su incarico del proprietario dell’immobile, il Professionista incaricato (Architetto, Ingegnere, ecc.) dopo aver identificato la tipologia dell’abuso, determina la procedura edilizia più idonea (CILA o SCIA in sanatoria).

Successivamente, provvederà a predisporre tutta la documentazione necessaria da depositare presso gli uffici tecnici competenti, previo pagamento della sanzione dovuta.

Quanto costa un condono edilizio?

L’importo del Professionista e della sanzione per le opere eseguite senza autorizzazione possono essere estremamente variabili in funzione degli abusi commessi.

A tale riguardo, la Regione Lazio ha pubblicato la Legge Regionale 11 Agosto 2008, n. 15 – Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia – e il Comune di Roma ha pubblicato la Deliberazione 44 del 4 luglio 2011 che contengono casistiche di sanzione per l’omessa o ritardata presentazione delle pratiche edilizie maggiormente penalizzanti e restrittive rispetto al DPR 380/2008.

Quanto tempo occorre per una pratica di condono edilizio?

Una volta determinati gli abusi commessi e definita la tipologia di sanatoria edilizia necessaria, previo sopralluogo presso l’immobile in questione, la maggior parte delle volte, bastano 15 giorni lavorativi


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