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Perizia Tecnica Distacco Riscaldamento Centralizzato

Chi può distaccarsi dall’impianto centralizzato?

L’art. 1118 co. 4 del Codice Civile recita: “Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini.”

Quindi, chiunque previa redazione di perizia tecnica da parte di un professionista abilitato.

Quando si verificano notevoli squilibri di funzionamento?

In ogni distacco avviene un leggero squilibrio dell’impianto, tuttavia, un “notevole” squilibrio avviene generamente dopo oltre il 30% di distacchi dall’impianto centralizzato.

Pertanto, se non si è tra i primi a distaccarsi, si potrebbere incorrere in un divieto da parte dell’Assemblea di Condominio.

Come si calcolano gli aggravi si spesa per chi si distacca?

Il calcolo degli aggravi di spesa (cioè il contributo che i distaccati dovranno comunque pagare al Condominio per il riscaldamento) sono calcolati secondo la norma UNI 10200:2013.

Essi saranno pari alla quota millesimale calcolata sulla base del consumo involontario dell’impianto di riscaldamento.

In generale, quest’ultimo è pari al 10-25% del consumo totale.

Quali documenti servono per una perizia distacco?

Per la redazione della perizia sono necessari i seguenti documenti:

  • regolamento e tabelle millesimali riscaldamento esistenti
  • visura e  planimetria catastale dell’appartamento
  • documentazione della centrale termica esistente o  libretto di centrale
  • diagnosi energetica del fabbricato (se già predisposta) 

Quanto tempo occorre e quanto costa?

In generale sono previsti 15 giorni lavorativi, essendo necessario anche un sopralluogo all’interno della centrale termica oltre che nell’appartamento.

Per un appartamento fino a 100 mq, il costo della perizia è di €. 300


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